RIQUALIFICA ENERGETICA DEL TUO CONDOMINIO CON L’ECOBONUS 110% PARTE 2

Eccoci alla seconda parte dedicata alla Riqualifica Energetica del tuo condominio. Nella prima abbiamo scoperto i vantaggi connessi a tre tipologie di interventi che rientrano in questo ambito: il miglioramento delle prestazioni dell’involucro edilizio, la sostituzione di componenti obsoleti, l’utilizzo dell’energia gratuita del sole per la produzione di energia elettrica. Se non hai ancora letto l’articolo dedicato, ti invitiamo ad approfondirlo: RIQUALIFICA ENERGETICA DEL TUO CONDOMINIO CON L’ECOBONUS 110%.

In questo articolo invece analizziamo gli ultimi tre punti connessi alla riqualifica energetica. Prima di analizzare questi ultimi tre aspetti, pensiamo sia utile ricordare in breve che cosa si intende per riqualifica energetica e quali sono i vantaggi che si possono ottenere attraverso questa tipologia di interventi.

COSA SI INTENDE PER RIQUALIFICA ENERGETICA

Come abbiamo specificato nel precedente articolo, la riqualifica energetica dell’edificio indica tutte le operazioni tecnologiche e gestionali di intervento edilizio, atte al conferimento di una nuova (prima inesistente) o superiore (prima inadeguata) qualità prestazionale. Questa si applica alle costruzioni esistenti dal punto di vista dell’efficienza energetica, volte cioè alla razionalizzazione dei flussi energetici che intercorrono tra sistema edificio (involucro e impianti) ed ambiente esterno.

I VANTAGGI DI REALIZZARE INTERVENTI DI RIQUALIFICA ENERGETICA PER I PROPRI CONDOMINI

A. GRANDI INTERVENTI, BASSISSIMI COSTI

Grazie alle agevolazioni promosse dal governo gli amministratori di condominio posso realizzare diversi interventi sugli immobili da essi amministrati sostenendo delle spese praticamente nulle. Tra i principali ricordiamo: interventi di isolamento termico sugli involucri, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti interventi antisismici.

Vi sono inoltre interventi definiti “aggiuntivi o trainanti”, che devono quindi essere associati ad almeno uno degli interventi principali. Secondo quando previsto dall’agenzia delle entrate, questi interventi sono:

  • interventi di efficientamento energetico
  • installazione di impianti solari fotovoltaici
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche

Come puoi notare le possibilità di accedere al Superbonus sono davvero tantissime. Se sei intenzionato a realizzare uno di questi interventi ma sei dubbioso a causa delle procedure burocratiche ad esso connesse, non preoccuparti; Thema Costruzioni , oltre garantirti un servizio chiavi in mano, ti solleverà da tutte le problematiche connesse alla burocrazia. Il nostro ufficio infatti si occuperà di richiedere tutti i permessi e depositare tutti gli atti necessari alla riqualificazione e alla lavorazione da compiere.

B. INCREMENTA IL VALORE DEI TUOI IMMOBILI

Oltre ai vantaggi in termini di costo, la riqualifica energetica ti permette di incrementare notevolmente il valore dei tuoi immobili e di ridurne i costi economici ed ambientali. Un’agevolazione in particolare è legata ad un tipo di intervento che permette di massimizzare l’ottenimento di entrambi i benefici: il Bonus Facciate 90%. Gli interventi che sono legati a questo bonus sono molteplici e ti danno la possibilità di ridefinire l’aspetto dei tuoi edifici, oltre a ridurre notevolmente inutili sprechi. Se sei interessato a scoprire di più sul Bunus Facciate, sugli interventi ad esso connessi e come accedere all’agevolazione, ti invitiamo a leggere il nostro articolo: BONUS FACCIATE E SUPERBONUS 110% CON THEMA COSTRUZIONI.

C. TUTELA DELL’AMBIENTE E MIGLIORAMENTO DEL BENESSERE ABITATIVO

Scegliendo di Thema Costruzioni potrai contribuire al processo di transizione ecologica sempre più al centro delle politiche italiane ed europee. Gli interventi previsti all’interno dell’Ecobonus hanno infatti come obiettivo primario quello di ridurre l’impatto ambientale degli immobili per un futuro che sia più compatibile con quelle che sono le esigenze di tutela dell’ambiente. Adottando sistemi di risparmio energetico per i tuoi immobili dimostrerai di essere un amministratore attento e responsabile. Inoltre, potrai affermare con orgoglio di agire concretamente per la salvaguardia del nostro pianeta. Se tutti, nel loro piccolo, si impegnassero per ridurre l’impatto ambientale dei loro condomini, si potranno ottenere grandi risultati in tempi brevi.

Non è finita qui! Infatti il benessere di cui puoi essere protagonista non riguarda solo l’ambiente. Attraverso gli interventi di riqualifica energetica anche i tuoi condomini potranno beneficiare di abitazioni più confortevoli, sicure e altamente efficienti. Da oltre 10 anni Thema Costruzioni svolge la sua attività in modo professionale per rendere le abitazioni degli italiani ambienti esclusivi tramite la ricerca del massimo comfort abitativo.

RIQUALIFICA ENERGETICA: ANALIZZIAMO GLI ULTIMI 3 INTERVENTI

Gli interventi che verranno considerati qui sono:

  1. la corretta gestione della ventilazione naturale e del raffrescamento passivo al fine di limitare la diffusione di impianti di condizionamento estivo, responsabili dell’incremento dei consumi elettrici;
  2. la revisione della contrattualistica inerente ai servizi energetici (meccanismi di incentivi/disincentivi finanziari);
  3. l’introduzione di sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia per la sensibilizzazione alla riduzione dei consumi.

Tutti questi interventi potranno essere presi in carico da Thema Costruzioni, con la garanzia un servizio chiavi in mano per la ristrutturazione dei tuoi condomini. Grazie a Thema potrai beneficiare anche tu della possibilità di riqualificare i tuoi condomini ed ottenere un incremento del valore dei tuoi immobili.

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1. LIMITAZIONE DELLA DIFFUSIONE DI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO

Prima di affrontare il primo punto, è necessario chiarire che cosa si intende con il termine “condizionamento”.

Il condizionamento è l’operazione con si cui rende meno caldo alla percezione umana un ambiente chiuso, modificandovi artificialmente i parametri di umidità relativatemperatura e velocità dell’aria.

Il condizionamento ambientale ha diversi scopi, i principali sono:

  1. migliorare il benessere fisico delle persone
  2. mantenere le condizioni ambientali idonee alla corretta conservazione di opere d’arte
  3. mantenere le condizioni ambientali idonee alla corretta conservazione dei cibi
  4. consentire la corretta operatività di apparecchiature, rimuovendo il calore da esse generato e mantenendo la temperatura dei locali entro limiti ammissibili rispetto alla tecnologia impiegata

Tutti questi propositi possono essere raggiunti solo attraverso la progettazione di un impianto che tenga in considerazione i valori stagionali di umidità relativa e temperatura esterni al locale, i volumi da climatizzare ed i dettagli tecnici utili al dimensionamento impiantistico.

COME FUNZIONA UN IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE DOMESTICO?

In un impianto di climatizzazione domestico l’unità frigorifera è costituita essenzialmente da un compressore frigorifero e da un condensatore ad aria, questa viene solitamente installata all’esterno, generalmente, per questioni pratiche, sul balcone. Un foro nella muratura consente il collegamento idraulico ed elettrico, che prosegue all’interno di canalette appositamente create all’interno dei muri dell’alloggio. Nei locali interni, (spesso in punti strategici, come salotto e camere da letto), sono posizionati uno o più split, ovvero i dispositivi refrigeranti, all’interno dei quali avviene l’evaporazione del fluido frigorigeno, che ricevendo i comandi dell’utenza e aspirano l’aria interna rilasciandola trattata, la quale possiederà le caratteristiche termo-igrometriche desiderate. In ambienti caldo-umidi, l’impianto provvede a raffrescare l’aria ed a deumidificarla, producendo aria secca ed acqua. L’acqua scartata viene convogliata in tubazioni idrauliche ed espulsa nella rete, ma può anche essere raccolta in un vaso e riutilizzata per irrigazione.

COSA SI INTENDE PER IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE

Prima di identificare le condizioni che l’ENEA presuppone per accedere all’Ecobonus, vediamo nello specifico cosa intende l’agenzia per impianto di climatizzazione:

“impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate”.

Al fine di poter beneficiare dell’ Ecobonus:

  • l’impianto di climatizzazione invernale deve essere fisso
  • può essere alimentato con qualsiasi vettore energetico
  • non ha limiti sulla potenza minima inferiore.

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IMPIANTI TERMICI PER LA RIQUALIFICA ENERGETICA: I REQUISITI PER ACCEDERE AL BONUS

Dato che la normativa, per il tipo di intervento in questione, è piuttosto lunga, proviamo a dare risposta ad alcuni dei dubbi che sorgono più di frequente in modo da aiutarti ad avere un’idea più chiara su alcune questioni.

1. CHI PUO’ ACCEDERE ALL’AGEVOLAZIONE

Per quanto riguarda la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompa di calore ad alta efficienza i soggetti che hanno diritto di richiedere la detrazione sono:

Tutti i contribuenti che:

  • sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.


Per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021, i contribuenti, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione fiscale, possono optare per:

  • la cessione del credito;
  • lo sconto in fattura.

3. PER QUALI EDIFICI E’ PREVISTA L’AGEVOLAZIONE

 

Gli immobili, per poter beneficiare del Superbonus, devono rispettare i seguenti requisiti.

  • devono essere identificati come “esistenti”, ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • dotati di impianto di climatizzazione invernale, così come definito dalla faq n. 9D2

3. L’ENTITA’ DEL BENEFICIO

  • Aliquota di detrazione dall’IRPEF o IRES: 65% delle spese totali sostenute.
  • Limite massimo di detrazione ammissibile: 30.000 euro per unità immobiliare.

4. SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE CON IMPIANTI DOTATI DI POMPE DI CALORE

E’ possibile beneficiare del Superbonus per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con quelli dotati di pompe di calore. Quest’ultimi devono consistere in impianti ad alta efficienza anche con sonde geotermiche a bassa entalpia, con contestuale messa a punto ed equilibratura del sistema di distribuzione del calore. Non è possibile invece accedere all’agevolazione in caso si tratti di una semplice integrazione di un impianto di climatizzazione invernale già esistente.

5. INSTALLAZIONE DEL SISTEMA DI POMPE DI CALORE PER IL RISCALDAMENTO MANTENENDO LA VECCHIA CALDAIA

Per risolvere questo dubbio interviene in nostro aiuto il comma 347 della legge finanziaria. Esso stabilisce che, in generale, per poter usufruire delle detrazioni si dovrebbe smantellare il vecchio generatore. Però, l’obiettivo ultimo del MiSE è quello di promuovere e favorire il conseguimento dell’efficienza energetica degli immobili. Per questo si ritiene che, in seguito al parere di un tecnico abilitato, il vecchio generatore possa anche non essere rimosso e assolvere unicamente alla produzione di (ACS). Deve essere rispettata anche la condizione per cui siano realizzati interventi che non consentano con operazioni semplici ad eseguirsi, il ripristino del suo funzionamento per il riscaldamento.

6. RISTRUTTURAZIONE DI UN IMMOBILE RURALE PRECEDENTEMENTE NON ACCATASTATO E RISCALDATO SOLO CON CAMINETTO E STUFA A LEGNA

Un edificio, per fruire delle detrazioni, deve essere esistente secondo la definizione di edificio di cui all’art. 2 del D.lgs. 192/05. Non sono considerati  impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate. Si desume quindi che, al fine di rientrare nelle condizioni previste dall’ Ecobonus, l’impianto di climatizzazione invernale deve essere fisso, può essere alimentato con qualsiasi vettore energetico e non ha limiti sulla potenza minima inferiore. Ai medesimi fini, inoltre, l’impianto deve essere funzionante o riattivabile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria. 

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RIQUALIFICA ENERGETICA: GLI IMPIANTI DI VENTILAZIONE MECCANICA E CONTROLLATA

Secondo le ultime disposizioni emanate dall’agenzia ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) tramite la faq dedicata, anche gli impianti di ventilazione meccanica controllata (Vmc) possono beneficiare delle detrazioni fiscali dell’Ecobonus e del Superbonus 110%, se associati a un intervento di coibentazione dell’involucro opaco disperdente o alla sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale. Riportiamo di seguito quanto indicato dal sito dell’ ENEA

“Il Gruppo di lavoro dell’ENEA che si occupa delle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica pubblica la nuova Faq n. 16D dedicata agli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata, elaborata a seguito di un confronto  istruttorio tra MiTE, ENEA e CTI.  Si ritiene infatti che tali impianti possano beneficiare delle detrazioni fiscali dell’Ecobonus e del Superbonus 110% se associati a un intervento di coibentazione dell’involucro opaco disperdente o alla sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale, ma solo a certe condizioni illustrate nella stessa Faq.”

Come si evince dalla comunicazione quindi, al fine di poter beneficiare del Superbonus, l’immobile deve essere già dotato di un impianto di climatizzazione.

IMPIANTI DI VENTILAZIONE MECCANICA E COIBENTAZIONE DELLE SUPERFICI OPACHE

L’ENEA interviene per disciplinare la possibilità di accedere al Superbonus per l’installazione di impianti di ventilazione meccanica nel caso di interventi di isolamento termico delle superfici opache disperdenti con le seguenti disposizioni:

  • ai sensi del paragrafo 2.3, punto 2, dell’Allegato 1 al Decreto interministeriale 26 giugno 2015 (c.d. Decreto Requisiti Minimi), nel caso di nuova costruzione, o di edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti o a riqualificazioni energetica, ed in particolare qualora si realizzino interventi che riguardino le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno, è necessario procedere alla verifica dell’assenza di rischio di formazione di muffe e di condensazioni interstiziali, in conformità alla UNI EN ISO 13788;
  • qualora, pur considerando il numero di ricambi d’aria naturale previsto dalla norma UNI-TS 11300-1 e provvedendo per quanto possibile alla correzione dei ponti termici, possa permanere il pericolo di formazione di muffe o condense in corrispondenza di essi, i sistemi di VMC rappresentino una valida soluzione tecnica. In tali condizioni, pertanto, tali sistemi si ritengono ammissibili alle detrazioni fiscali, se realizzati congiuntamente agli interventi di coibentazione delle superfici opache, nei limiti di spesa, detrazione e costo specifico a quest’ultimi riservati;
  • per fine di verificare la condizione sopra indicata, ovvero che la VMC rappresenti l’unica soluzione per garantire l’assenza di muffe o condense interstiziali non potendo procedere all’eliminazione di tutti i ponti termici, è necessario che il tecnico abilitato alleghi come parte integrante e sostanziale dell’asseverazione di cui al Decreto interministeriale 06 agosto 2020 (c.d. DM Requisiti Tecnici) una relazione tecnico dalla quale emerga la sussistenza di detto presupposto. Tale relazione dovrà altresì dimostrare che il sistema di VMC installato consegua un risparmio energetico rispetto alla situazione che prevede la massima correzione dei ponti termici, come sopra indicato, un numero di ricambi d’aria naturale pari a quello previsto dalla norma UNI-TS 11300-1 calcolato nell’ipotesi che venga alimentato solo con energia elettrica prelevata della rete. Per quanto sopra, risultano ammissibili esclusivamente i sistemi di VMC dotati di recupero di calore.

VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA E CLIMATIZZAZIONE

Sempre l’agenzia ENEA interviene per chiarire il fatto che sia possibile accedere alle detrazioni fiscali anche per coloro che intendono realizzare un intervento per la sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale con un impianto con fluido termovettore ad aria e siano con esso strettamente integrati.

In tal caso i 22 sistemi di VMC risultano parte integrante dell’impianto di climatizzazione invernale e ad essi si applicano i medesimi limiti di spesa, detrazione e costo specifico per i citati impianti.

Anche per tale casistica, il sistema di VMC installato deve garantire un risparmio energetico, da asseverare mediante relazione di un tecnico abilitato, rispetto alla situazione che prevede un numero di ricambi d’aria naturale pari a quello previsto dalla norma UNITS 11300-1 nell’ipotesi che sia alimentato esclusivamente con energia elettrica prelevata della rete.

Conseguentemente sono ammissibili solamente i sistemi di VMC dotati di recupero di calore. La relazione di cui sopra può essere allegata, per farne parte integrante e sostanziale, all’asseverazione prodotta ai sensi del suddetto “decreto requisiti tecnici” nei casi da esso previsti.

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2. LA REVISIONE DELLA CONTRATTUALISTICA INERENTE AI SERVIZI ENERGETICI

La revisione si riferisce nello specifico ai Contratti di Prestazione Energetica (EPC). Di recente abbiamo assistito ad un cambiamento del quadro normativo europeo e nazionale sull’efficienza energetica. Questo ha comportato una profonda revisione degli standard prestazionali e delle procedure da sviluppare in tale ambito.

Pertanto l’attività svolta riguarda la definizione delle linee guida per la realizzazione di nuovi format per la contrattualistica EPC che, basandosi sulle innovazione tecnologiche avvenute nel campo dell’efficienza energetica, rispondano in modo adeguato alle esigenze normative che si sono via via formate in questo settore tecnico-amministrativo.

RIQUALIFICA ENERGETICA: IL CONTRATTO DI PRESTAZIONE ENERGETICA

Il contratto EPC è definito dalla Direttiva 2012/27/CE come “l’accordo contrattuale tra il beneficiario e il
fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica, verificata e monitorata durante l’intera
durata del contratto, laddove siano erogati investimenti (lavori, forniture o servizi) nell’ambito della misura
in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri
di prestazione energetica concordati, quali i risparmi finanziari”.

L’OBIETTIVO DEI CONTRATTI DI PRESTAZIONE ENERGETICA

I nuovi contratti di prestazione energetica sono stati studiati per per fornire uno strumento di uso e consultazione che risponda alle esigenze di velocità e semplicità. Coerentemente con questo proposito, la struttura di contratto proposta in tali linee guida è stata caratterizzata
per materia e le disposizioni contrattuali sono state articolate con una struttura il più comprensibile possibile, in modo tale che i contenuti saranno facilmente consultabili e comprensibili anche ai non addetti ai lavori.

GLI ELEMENTI MINIMI CHE DEVONO ESSERE PREVISTI NEI CONTRATTI

L’allegato XIII delle direttiva 2012/27/CE definisce gli elementi minimi che devono essere previsti nei
contratti di rendimento energetico sottoscritti con il settore pubblico o nel relativo capitolato d’appalto,
ovvero:

  • un elenco chiaro e trasparente delle misure di efficienza da applicare o dei risultati da ottenere in termini di efficienza,
  • i risparmi garantiti da conseguire applicando le misure previste dal contratto,
  • la durata e gli aspetti fondamentali del contratto, le modalità e i termini previsti,
  • un elenco chiaro e trasparente degli obblighi che incombono a ciascuna parte contrattuale,
  • data o date di riferimento per la determinazione dei risparmi realizzati,
  • un elenco chiaro e trasparente delle fasi di attuazione di una misura o di un pacchetto di misure e, ove pertinente, dei relativi costi,
  • l’obbligo di dare piena attuazione alle misure previste dal contratto e la documentazione di tutti i cambiamenti effettuati nel corso del progetto,
  • disposizioni che disciplinino l’inclusione di requisiti equivalenti in eventuali concessioni in appalto a
    terze parti,
  • un‘indicazione chiara e trasparente delle implicazioni finanziarie del progetto e la quota di partecipazione delle due parti ai risparmi pecuniari realizzati (ad esempio, remunerazione dei prestatori di servizi),
  • disposizioni chiare e trasparenti per la quantificazione e la verifica dei risparmi garantiti conseguiti, controlli della qualità e garanzie,
  • disposizioni che chiariscano la procedura per gestire modifiche delle condizioni quadro che incidono sul contenuto e i risultati del contratto (ad esempio, modifica dei prezzi dell’energia, intensità d’uso di un impianto),
  • informazioni dettagliate sugli obblighi di ciascuna delle parti contraenti e sulle sanzioni in caso di inadempienza.

Per il raggiungimento dell’obbiettivo principale della Direttiva 2012/27/CE, ossia l’ottimizzazione della prestazione energetica degli edifici, lo schema proposto presuppone un cambio di logica contrattuale. Da ora in avanti, questa permette di posporre la fornitura e la manutenzione degli impianti all’effettiva realizzazione degli interventi necessari per l’abbassamento della classe energetica degli edifici.

LE CARATTERISTICHE DEL CONTRATTO UNICO EPC

Le nuove disposizioni stabiliscono la stesura di un contratto unico avente tre oggetti contrattuali

  1. la riqualificazione energetica degli edifici ed impianti,
  2. la fornitura dei vettori energetici,
  3. la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.

Inoltre, vengono identificate due fasi distinte: la prima , pur comprendendo la fornitura dei vettori e la manutenzione degli impianti, si conclude con il collaudo dei lavori di riqualificazione; la seconda fase, che consta della sola fornitura e manutenzione, sarà attivata solo se gli interventi di riqualificazione effettuati saranno rispondenti al raggiungimento del risparmio energetico previsto in contratto.

Vuoi migliorare l’abitabilità dei tuoi condomini ma non vuoi incorrere in tutte le perdite di tempo connesse alle pratiche burocratiche? Noi di Thema Costruzioni ci prendiamo carico di tutto. Saremo noi a richiedere i permessi e depositare tutti gli atti necessari alla riqualificazione e alla lavorazione da compiere. Contattaci!

3. SISTEMI DI CONTABILIZZAZIONE INDIVIDUALE DELL’ENERGIA

Perchè adottare sistemi di contabilizzazione per tenere sotto controllo i consumi energetici? La risposta è molto semplice e pratica: essa permette di gestire in autonomia e indipendenza il riscaldamento negli edifici dotati di impianto centralizzato oppure allacciati ad un’utenza centralizzata di teleriscaldamento. Tutto ciò si traduce nella possibilità, per l’utente singolo, di poter regolare autonomamente la temperatura e i consumi del proprio appartamento pagando soltanto in base all’effettivo uso del riscaldamento. In questo modo potrà beneficiare di un notevole risparmio in termini di costi.

In passato in Italia, si è fatto ricorso all’ installazione di impianti autonomi di riscaldamento per singolo appartamento, che offre l’indubbio vantaggio di poter gestire autonomamente tempi di accensione e temperatura. Questa soluzione racchiudeva però in se anche un inconveniente piuttosto scomodo, infatti l’utente doveva sostenere costi di installazione e gestione piuttosto elevati.

Non vi sono dubbi quindi che la nuova proposta, che consiste nell’adozione di un sistema centralizzato con contabilizzazione del calore e termoregolazione risulta la più vantaggiosa. Questa infatti è in grado di unire i vantaggi dell’impianto centralizzato (autonomie di scala, con minori costi) all’autonomia e all’indipendenza di un impianto singolo.

RIQUALIFICA ENERGETICA: IL RISPARMIO IN TERMINI DI CONSUMI

La contabilizzazione dei consumi ha impatto dal punto di vista del risparmio energetico se il singolo utente ha la possibilità di agire in autonomia. In questo modo egli potrà variare i consumi in funzione delle sue esigenze. Proprio per quello che abbiamo appena evidenziato, il concetto di contabilizzazione del calore è strettamente connesso a quelli di termoregolazione e contabilizzazione individuale.

ALCUNI TERMINI FONDAMENTALI CHE RIGUARDANO LA TERMOREGOLAZIONE E LA CONTABILIZZAZIONE

  • consumo involontario: prelievo di energia termica utile dall’impianto termico centralizzato, riconducibile all’azione del singolo utente sui sistemi di termoregolazione, al fine di garantire determinate condizioni climatiche in relazione anche alle caratteristiche dell’unità immobiliare
  • consumo volontario: consumo riconducibile all’azione del singolo utente sui sistemi di termoregolazione, al fine di garantire determinate condizioni climatiche in relazione anche alle caratteristiche dell’unità immobiliare
  • contabilizzazione diretta dell’energia termica utile: determinazione dei consumi volontari dei singoli utenti basata sull’utilizzo dei contatori di calore
  • contabilizzazione indiretta dell’energia termica utile: determinazione dei consumi volontari dei singoli utenti basata sull’utilizzo dei ripartitori o di sistemi di ripartizione per la contabilizzazione, per una ragionevole stima (mediante calcolo) del consumo stesso, determinata misurando parametri con elevata correlazione al consumo di energia termica

RIQUALIFICA ENERGETICA: LA TERMOREGOLAZIONE

Per risparmiare energiaè indispensabile poter regolare la temperatura di ogni singolo locale sfruttando anche gli apporti gratuiti di energia: sia esterni (solari) che interni (presenza di persone, di elettrodomestici, etc.).

Ciò, nel caso di terminali di emissione come radiatori, si ottiene installando le valvole termostatiche, che sono dei dispositivi che regolano automaticamente il flusso di acqua calda in base alla temperatura.

In sintesi, l’impianto di termoregolazione permette di variare l’emissione termica dei corpi scaldanti per adattarla alle esigenze dell’unità immobiliare o dei singoli locali. La regolazione si ottiene tramite valvole termostatiche, termostati ambiente ed altri dispositivi.

RIQUALIFICA ENERGETICA: LA CONTABILIZZAZIONE

Per contabilizzazione dell’energia è legata al consumo di ogni famiglia per singola unità immobiliare. E’ quindi determinata dalla quantità di energia termica prelevata volontariamente dall’abitazione.

La contabilizzazione non influisce direttamente sui consumi, ma, influenzando il comportamento degli utenti, ha un risvolto positivo anche su questo aspetto. Infatti, sapendo che paga esattamente quanto viene da lui utilizzato, l’utente sarà portato ad adottare uno stile di consumo più consapevole e responsabile.

La contabilizzazione conferisce ad ogni utente la consapevolezza dei suoi consumi che poi si traduce con la termoregolazione in autonomia gestionale. Proprio per la correlazione diretta che vi è tra consumi e costi, l’utente deve avere la possibilità di controllare il proprio prelievo di energia e valutarne il costo.

Le spese sostenute dall’utilizzatore sono così suddivise: una quota prevalente corrispondente alla quantità di calore volontariamente prelevata dall’impianto centralizzato per soddisfare le esigenze di temperatura del proprio alloggio (consumo volontario),una legata alle perdite di distribuzione (consumo involontario) e una relativa alle spese gestionali dell’impianto.

l DIVERSI TIPI DI IMPIANTI DI REGOLAZIONE

Gli impianti termici centralizzati sono costituiti da un sistema di generazione del calore o di prelievo dello stesso da reti di teleriscaldamento, dalla rete di distribuzione interna all’edificio di tipo condominiale, dai corpi scaldanti e dalle apparecchiature di regolazione ed eventuale contabilizzazione.

1. IMPIANTI CENTRALIZZATI A DISTRIBUZIONE VERTICALE

Gli impianti appartenenti a questa categoria sono i più diffusi. Essi funzionano tramite montanti verticali che distribuiscono il fluido termovettore, generalmente acqua calda, ai corpi scaldanti dei vari appartamenti ubicati ai diversi piani.

I corpi scaldanti sono per lo più costituiti da radiatori in ghisa, alluminio e acciaio che diffondono il calore nell’ambiente in parte per radiazione ed in parte per convezione naturale.

Il fluido termovettore può essere diffuso in tre modi diversi:

  • dall’alto: impianti a pioggia
  • dal basso: impianti a sorgente
  • attraverso impianti monotubo verticali che alimentano in serie i diversi corpi scaldanti posti ai vari piani

2. IMPIANTI CENTRALIZZATI A DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE

Gli impianti centralizzati che utilizzano il sistema della distribuzione orizzontale sono quelli di più recente invenzione. Il loro pregio risiede nella presenza di pompe di circolazione molto silenziose. Questo gli ha permesso di prevalere, soprattutto negli ultimi anni, rispetto ai sistemi a distribuzione verticale. Il passaggio da un sistema all’altro è stato favorito inoltre dal fatto che non è più necessario che il fluido circoli per gravità.

Oltre al rumore ridotto prodotto dal seguente meccanismo, vi sono altri vantaggi connessi a questo genere di impianti. Vediamo quali sono:

  • lo schema si presta a realizzare un unico tronchetto di ingresso ed uscita per ogni unità immobiliare
  • l’inserimento di un contatore di calore su questo tronchetto consente un’agevole contabilizzazione del calore
  • l’intera rete di distribuzione è generalmente interna all’involucro riscaldato, cosi che le dispersioni di calore delle tubazioni sono in gran parte recuperate

PERCHE’ SCEGLIERE THEMA COSTRUZIONI PER LA RIQUALIFICA ENERGETICA DEI PROPRI IMMOBILI

In questo articolo e nel precedente abbiamo analizzato nel dettaglio gli aspetti che riguardano la riqualifica energetica degli edifici. Ora sappiamo quali sono gli interventi che permettono di beneficiare dell’Ecobonus, come accedervi e i grandi vantaggi che possono derivare da questa scelta.

Avrai sicuramente compreso che, quella messa a disposizione del governo, è un’opportunità unica che non si può assolutamente perdere. Ricordiamo che le detrazioni fiscali sono previste per gli interventi che vengono realizzati entro il 30 Giugno 2022, quindi non c’è tempo da perdere! Inoltre, prima viene iniziato il progetto, maggiore sarà la possibilità di dilazionare le spese ad esso connesse. Ricordiamo infatti che per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 2020 e il 2021 la detrazione può essere suddivisa in 5 rate di pari ammontare. Per le spese sostenute invece nell’anno 2022, è prevista la possibilità di ripartire la detrazione su 4 rate di pari ammontare.

RIQUALICA ENERGETICA CON THEMA COSTRUZIONI

Perchè Thema Costruzioni è il partner ideale a cui rivolgersi per la riqualifica energetica dei tuoi condomini?

Le risposte sono molteplici. Innanzitutto perchè Thema si occupa di tutto il servizio permettendoti di ridurre al minimo le preoccupazioni. Il sopralluogo verrà effettuato da un nostro perito specializzato. Egli sarà in grado di valutare gli interventi necessari e saprà proporti la migliore soluzione per l’efficientamento energetico.

A redigere il progetto sarà il nostro studio di ingegneria che ti permetterà di avere un’informativa completa delle lavorazioni da effettuare sulla base della documentazione redatta al termine del sopralluogo.

Per garantirti la massima trasparenza, ti verrà consegnato un preventivo con l’elenco delle attività da svolgere, il miglioramento energetico dopo l’intervento e la % di sconto in fattura che potrai avere subito tramite la cessione del credito.

Una volta iniziati i lavori, tutto il progetto verrà eseguito permettendoti di beneficiare di un servizio chiavi in mano. Thema Costruzioni ha al proprio interno in team di Architetti e Ingegneri dotati della massima professionalità ed esperienza. Il personale è altamente qualificato e ogni ristrutturazione che effettuiamo viene curata nei minimi dettagli. In questo modo possiamo garantirti il rispetto di tutte le normative e assicurare alle persone che lavorano in cantiere il massimo della sicurezza. Nulla viene lasciato al caso, infatti anche la fase finale connessa alle pulizie e allo smaltimento delle macerie viene studiata attentamente per chiudere il cantiere nel pieno rispetto di tutte le norme e in totale sicurezza.

Le nostre competenze ci hanno permesso di ottenere grandi risultati. Infatti negli ultimi 16 mesi siamo stati contattati da più di 1180 clienti, negli ultimi due anni abbiamo realizzato ben 2300 sopralluoghi e possiamo vantare più di 680 famiglie soddisfatte solo negli ultimi 4 mesi.

Tutti i vantaggi che tu, come amministratore di condominio, puoi ottenere scegliendo Thema Costruzioni, sono riassunti dal nostro servizio “CONDOMINIO SERENO”

– Fino al 100% di sconto in fattura sui lavori effettuati
– Miglioramento dell’abitabilità dei tuoi immobili

…E per te:

– Zero Stress, ci prendiamo noi carico di tutto!
– Condomini contenti del tuo operato.

Non aspettare ancora, beneficia anche tu di tutti i vantaggi offerti dal servizio di Thema Costruzioni! In seguito agli interventi di riqualifica energetica il valore dei tuoi edifici può aumentare fino al 25% e potrai ottenere tutto ciò a costi bassissimi grazie alle agevolazioni fiscali definite dal Superbonus. Rendendo i tuoi condomini più ecosostenibili farai anche un grande favore all’ambiente.

Non ci sono dubbi sul fatto che il tuo aiuto possa fare la differenza. L’Europa e il mondo hanno chiaramente scelto di promuovere uno sviluppo “green” per il prossimo futuro, una scelta responsabile che potrà avere benefici sin da subito per i tuoi condomini, per le persone e per l’ambiente. Thema Costruzioni vuole partecipare attivamente a questo cambiamento, ma per farlo ha bisogno di persone come te che vogliono contribuire alla diffusione di una cultura che abbia come valore fondamentale la sostenibilità.

Contattaci sul nostro sito per ottenere un preventivo gratuito e realizzare gli interventi che faranno fare il salto di qualità ai tuoi condomini! Clicca subito qui ed entra anche tu a far parte del movimento globale a sostegno del pianeta.

RIQUALIFICA ENERGETICA DEL TUO CONDOMINIO CON L’ECOBONUS 110%

La riqualifica energetica dell’edificio indica tutte le operazioni tecnologiche e gestionali di intervento edilizio, atte al conferimento di una nuova (prima inesistente) o superiore (prima inadeguata) qualità prestazionale. Questa si applica alle costruzioni esistenti dal punto di vista dell’efficienza energetica, volte cioè alla razionalizzazione dei flussi energetici che intercorrono tra sistema edificio (involucro e impianti) ed ambiente esterno.

Thema Costruzioni ti garantisce un servizio chiavi in mano per la ristrutturazione dei tuoi condomini. Beneficia anche tu della possibilità di riqualificare i tuoi condomini ed ottenere un incremento del valore dei tuoi immobili.

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PERCHE’ PRENDERE PARTE AL MOVIMENTO DI RIQUALIFICA ENERGETICA?

Vi sono numerosi motivi per cui decidere di convertire i propri condomini in un’ottica “green” risulta non solo vantaggioso, ma necessario. Vediamo insieme il perchè:

  1. I combustibili fossili rappresentano una fonte di energia sempre più scarsa e sempre più costosa. Il loro utilizzo incontrollato degli ultimi anni ha ridotto drasticamente le sue scorte e nel prossimo futuro sarà sempre più difficile trovare nuovi giacimenti. Per questo le maggiori aziende energetiche hanno già cominciato a rivolgere le proprie scelte strategiche verso le fonti di energia rinnovabile.
  2. Il consumo dei combustibili fossili, per non parlare della loro estrazione hanno causato ingenti danni all’ambiente. E’ indispensabile intervenire subito per invertire questa tendenza che sta portando inesorabilmente alla distruzione di molte risorse naturali del nostro pianeta. Nessuno è escluso dalle conseguenze negative dell’inquinamento e quindi tutti dobbiamo unirci per un futuro più sostenibile.
  3. Come vedremo in questo articolo i governi stanno mostrando un forte interesse per quella che è stata definita come la “transizione ecologica“. Gli Stati stanno intervenendo offrendo consistenti agevolazioni fiscali a chi decide di dare una mano al pianeta, il Superbonus 110% è solo il più importante di questi. Inoltre, per rafforzare ulteriormente l’impegno preso, l’intera Europa destinerà un’ingente parte dei fondi del NextGenerationEU alla realizzazione di investimenti per dare una definitiva svolta green al continente. Solo l’Italia investirà ben 68,9 miliardi per attuare il piano di “Rivoluzione verde e transizione ecologica” previsto per i prossimi anni.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA PER IL TUO EDIFICIO?

Gli interventi di riqualificazione energetica sono finalizzati a:

  • Migliorare il comfort dell’ambiente interno delle abitazioni. Ma che cosa si intende per comfort ambientale? Con comfort ambientale si intende quella particolare condizione di benessere determinata da temperaturaumidità dell’aria e livello di rumorosità e luminosità rilevati all’interno dell’ambiente. Da tale definizione si ha una distinzione tra benessere termo-igrometricobenessere acustico e benessere luminoso.
  • contenere i consumi di energia;
  • ridurre le emissioni di inquinanti e il relativo impatto sull’ambiente;
  • ottimizzare la gestione dei servizi energetici attraverso sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
  • utilizzare in modo razionale le risorse, attraverso lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili in sostituzione dei combustibili fossili;

CHE COSA SONO LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE?

Le fonti di energia rinnovabile sono delle fonti energetiche ricavate da risorse che sono naturalmente reintegrate in una scala temporale umana, come la luce solare, il vento, la pioggia, le maree, le onde e il calore geotermico. L’energia rinnovabile fornisce spesso energia in quattro aree importanti: produzione di energia elettrica, riscaldamento/raffreddamento ad aria e acqua, trasporti e servizi energetici , tramite una rete di distribuzione.

LA RIQUALIFICA ENERGETICA E’ PROMOSSA DALLE POLITICHE STATALI

Il concetto di riqualificazione energetica dell’esistente – correlato a quello di sostenibilità del costruito – è promosso a livello internazionale da politiche che individuano nella necessità di un sostanziale cambiamento nel modo di costruire, di gestire e di manutenere gli edifici esistenti. Una sostanziale svolta green è considerata la chiave di volta, in ambito edilizio, per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela della salute e del benessere dell’uomo.

Un’intensa attività di legislazione e di redazione di norme tecniche sul rendimento energetico del costruito definisce parametri di efficienza sempre più restrittivi e criteri di risparmio sempre più vincolanti, imponendo interventi di adeguamento del patrimonio esistente a standard prestazionali più elevati, ad esempio nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione di un green building. L’Italia è solo uno dei molti Stati europei che hanno deciso di introdurre incentivi economici per agevolare interventi di riqualificazione energetica. Queste agevolazioni hanno l’obiettivo di garantire tempi di ritorno degli investimenti compatibili con le possibilità di spesa dei proprietari degli immobili e il ciclo di vita delle tecnologie impiegate.

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RICHIEDI UNA DIAGNOSI PER LA RIQUALIFICA ENERGETICA DEL TUO CONDOMINIO

Con Thema Costruzioni potrai avere una diagnosi energetica completa e sicura. Grazie ad essa potrai avere una valutazione accurata di quelle che sono le opportunità di miglioramento energetico del tuo condomino. Al termine saranno evidenziati gli interventi principali che possono interessare il sistema tecnologico sia la gestione energetica dell’edificio.

Le opportunità di miglioramento che hai a disposizione per migliorare l’efficienza energetica dei tuoi stabili sono:

  1. il miglioramento delle prestazioni dell’involucro edilizio (incremento dell’isolamento termico, sostituzione dei serramenti, installazione di idonei sistemi di schermatura solare…);
  2. la sostituzione di componenti obsoleti degli impianti di climatizzazione invernale e di illuminazione con altri più efficienti dal punto di vista energetico e con minore impatto sull’ambiente in termini di emissioni prodotte;
  3. l’utilizzo dell’energia gratuita del sole per la produzione di energia elettrica (pannelli fotovoltaici) e termica (collettori solari);
  4. la corretta gestione della ventilazione naturale e del raffrescamento passivo al fine di limitare la diffusione di impianti di condizionamento estivo, responsabili dell’incremento dei consumi elettrici;
  5. la revisione della contrattualistica inerente ai servizi energetici (meccanismi di incentivi/disincentivi finanziari);
  6. l’introduzione di sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia per la sensibilizzazione alla riduzione dei consumi.

Noi vogliamo analizzare in modo dettagliato e preciso tutti questi punti perchè ci teniamo a renderti noti tutti i vantaggi che potrai avere unendoti alla nostra mission: la salvaguardia del pianeta.

In questo articolo approfondiremo i primi tre punti, lasciando al successivo gli ultimi. In questo modo l’articolo risulterà meno dispersivo e te potrai avere un ‘idea chiara dei vari argomenti senza perderti in un mare di informazioni.

Dopo questa breve premessa, cominciamo subito a vedere la prima tipologia di interventi che puoi richiedere per ottimizzare le performance energetiche del tuo condominio, risparmiare sui costi ad esso connessi e ridurre al minimo il suo impatto ambientale. Il tutto beneficiando fino al 100% dello sconto in fattura!

Vuoi conoscere tutti i servizi messi a tua disposizione da Thema Costruzioni? Visita il nostro sito!

1. RIQUALIFICA ENERGETICA: MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI DELL’INVOLUCRO EDILIZIO

Gli interventi che rientrano in questa categoria sono diversi. Scopriamoli insieme per avere un idea più chiara di tutte le possibilità a tua disposizione per compiere un’azione positiva per l’ambiente e per il tuo condominio.

1.a INCREMENTO DELL’ISOLAMENTO TERMICO

Con il termine “isolamento termico” si intendono tutti i sistemi e le operazioni per ridurre il flusso termico scambiato tra due zone con temperatura differenti. L’isolamento termico in edilizia è volto a contenere il calore all’interno degli edifici in inverno (per la protezione dal caldo estivo è più corretto parlare di “schermatura dal calore”).

PERCHE’ DOVRESTI CONSIDERARE ATTENTAMENTE LA POSSIBILITA’ DI MIGLIORARE L’ISOLAMENTO TERMICO DEL TUO CONDOMINIO?

I vantaggi connessi all’ isolamento si possono riscontrare sia nei periodi più freddi, sia (e forse poche persone lo sanno) nei mesi più caldi. Durante l’inverno è naturale utilizzare i sistemi caloriferi per mantenere una temperatura confortevole in casa.

Tuttavia, in mancanza di isolamento, coloro che vivono nell’appartamento subiranno eventuali scambi termici tra l’esterno e l’interno della casa, che vanno ad alterare la temperatura delle stanze. Lo stesso vale d’estate, quanto utilizziamo i condizionatori per rinfrescare la casa. Avere un isolamento termico ottimale, ti consentirà di garantire ai tuoi condomini un maggiore comfort abitativo.

L’isolamento termico in edilizia consente di isolare termicamente l’interno di un edificio dal suo esterno sfruttando la resistenza termica di un materiale. Le diverse tecniche progettuali si relazionano al materiale coibente impiegato a seconda che questo sia messo all’interno, in intercapedine o esterno.

ISOLAMENTO TERMICO INTERNO

Per isolamento interno si intende la casistica in cui il materiale coibente viene messo internamente rispetto lo strato di supporto.

Questo tipo di intervento potrebbe presentare il rischio di condensa interstiziale, che però può essere ovviato tramite l’utilizzo di un’intercapedine. È una pratica usata soprattutto nei condomini o quando è difficile intervenire sulle pareti esterne. 

Le principali tipologie sono:

  • Isolante sullo strato di supporto: quando si fissa, tramite l’uso di colla o di tasselli, il materiale isolante direttamente sulla muratura. Consigliabile l’uso di un materiale altamente permeabile al vapore in maniera che questo si diffonda e non crei della condensa interstiziale che possa andare ad intaccare le prestazioni del materiale.
  • Isolante sulla struttura di sostegno: si fa una struttura di sostegno in montanti distanziata di qualche centimetro dallo strato di supporto sulla quale vengo inseriti i pannelli di materiale isolante che deve essere rigido.

ISOLAMENTO TERMICO ESTERNO

Questa categoria di intervento è detto anche “isolamento a cappotto”. Si tratta di applicare un rivestimento esterno senza vincoli per quanto concerne lo spessore dei pannelli isolanti. Infatti, a differenza dell’isolamento dall’interno, non toglie spazio utile alle abitazioni e la normativa consente di andare in deroga alle distanze dai confini (decreti legislativi 115/2008 e il 57/2010).

Il rivestimento esterno è più diffuso perché, grazie alla riduzione dei ponti termici (le zone fredde causate da discontinuità costruttive), consente una coibentazione migliore e previene danni alle facciate, come la muffa o le crepe. Proprio per le ottime performance che garantisce, l’isolamento esterno richiede un investimento maggiore rispetto a quello interno.

QUALI MATERIALI ISOLANTI SCEGLIERE PER LA RIQUALIFICA ENERGETICA?

Per poter applicare il cappotto isolante al suo condomino sono diversi i materiali che possono essere utilizzati. Ognuno presenta le proprie caratteristiche tecniche ma una prima distinzione che si può fare è quella tra materiali naturali e sintetici. I primi sono la fibra di vetro o di legno, hanno migliori proprietà isolanti, termiche e anche acustiche. Sono ideali perchè sono atossici e traspiranti ma richiedono una lavorazione più lunga e sono quindi più costosi.

Tra i materiali sintetici sono inclusi il pvc e il polistirene che sono più economici ma rappresentano comunque dei buoni isolanti. Tra quelli in polistirene abbiamo un’ulteriore divisione tra quelli in polistirene espanso sinterizzato (EPS), polistirene estruso (XPS).

Sul nostro sito troverai tutte le informazioni per migliorare l’efficienza energetica del tuo condomino. Scopri come!

1.b SOSTITUZIONE DEI SERRAMENTI

Forse non sai che se il tuo condominio dovesse presentare serramenti in cattivo stato, fino al 25% del calore del calore prodotto dall’impianto di riscaldamento di una abitazione rischia di essere disperso. Per la loro sostituzione conviene optare per un serramento a taglio termico, in alluminio, legno/alluminio e PVC. Il motivo è molto semplice: garantiscono un corretto isolamento e migliori prestazioni dal punto di vista energetico.

La sostituzione dei vecchi serramenti con serramenti più innovativi e progettati con materiali di qualità, se poi abbinati a vetri doppi o tripli, consentono una schermatura dai rumori esterni, migliorando il benessere e il relax in casa.

Come abbiamo detto serramenti (e infissi) ben coibentati riducono la dispersione del calore e lo scambio termico con l’esterno. Il vantaggio per te e i tuoi condomini è che verrà mantenuta costante la temperatura all’interno delle abitazioni. In inverno e nelle giornate fredde i nuovi serramenti tratterranno il calore all’interno dell’abitazione, mentre in estate faranno da barriera contro i raggi solari, mantenendo gli ambienti freschi.

SERRAMENTI IN BUONO STATO AUMENTANO ANCHE LA SICUREZZA DELLE ABITAZIONI

Serramenti e infissi moderni e tecnologicamente avanzati, più robusti e difficili da scassinare sono un elemento molto importante per incrementare il grado di sicurezza dei tuoi edifici. Sappiamo che le porte e le finestre sono zone di accesso sensibili, pertanto installare sistemi di chiusura, serramenti blindati e strutture rinforzate contribuiscono ad evitare furti e intrusioni in casa.

SOSTITUZIONE DEI SERRAMENTI E AGEVOLAZIONI

Data la loro rilevanza, non vi sono dubbi che gli interventi per la sostituzione degli infissi offra grandi benefici a chi decide di sostenere questo investimento. Proprio per questo hai la possibilità di usufruire del Super Bonus 110 e dell’ Ecobonus2020. Oltre ai vantaggi in termini di costo, questo tipo di intervento aumenterà notevolmente il valore del tuo immobile, oltre chiaramente ad innalzare l’efficienza energetica del tuo condominio.

1.c I SISTEMI DI SCHERMATURA SOLARE

I sistemi di schermatura solare sono tutti quelli capaci di regolare l’incidenza dell’irraggiamento solare e le condizioni luminose.

I meccanismi di schermatura solare sono definiti da alcuni principi:

  • la mediazione tra la trasmissione luminosa e la conduzione termica (senza incidere sulla trasparenza);
  • il controllo della radiazione solare incidente (mediante l’uso dei dispositivi schermanti o dei rivestimenti selettivi);
  • la regolazione delle condizioni ergonomiche ed energetiche, secondo la riflessione, la captazione e la diffusione degli stimoli ambientali esterni, comportando:
  1. gli apporti rispetto alle condizioni di “guadagno solare” (solar gain) e alla riduzione delle perdite termiche (dovute alla elevata conduttività e al basso valore dell’inerzia termica degli involucri con chiusure in vetro), in accordo alle modalità di regolazione della luce naturale e di surriscaldamento delle facciate;
  2. le modalità di regolazione della trasparenza, anche nel caso della trasmissione dell’incidenza luminosa diffusa.

Sistema di schermatura solare

L’impiego funzionale e compositivo delle schermature solari applicate alle superfici finestrate si riferisce ad architetture in cui l’attenzione alle risorse e alle sollecitazioni esterne diviene un fattore che imprime forma all’edificio, raggiungendo una certa efficacia non solo dal punto di vista energetico o del comfort ambientale, ma anche dal punto di vista estetico.

I CRITERI DI APPLICAZIONE DELLE SCHERMATURE SOLARI

I criteri di applicazione delle schermature solari conseguono all’analisi delle valutazioni (oggettive
e soggettive) relative alle peculiari condizioni ambientali della località, quali:

  • le condizioni climatiche, rispetto al riferimento stabilito dalla latitudine (e, quindi, dall’inclinazione della radiazione solare);
  • i caratteri tipologici degli edifici, rispetto al riferimento stabilito dai canoni costruttivi connessi al clima e alla situazione ambientale locale, ovvero nei confronti della disposizione (geometrica, dimensionale e quantitativa) delle aperture all’interno delle chiusure verticali perimetrali;
  • i caratteri costruttivi, rispetto alla capacità di accumulo e di dispersione del calore, alla configurazione spaziale e distributiva degli spazi interni che dirigono i flussi d’aria secondo le diverse temperature;
  • le necessità inerenti ai livelli di illuminazione negli spazi interni e secondo le condizioni di cielo esterne, stagionali e le caratteristiche ottico-luminose delle chiusure trasparenti.

SCHERMATURE SOLARI: CONDIZIONI DI ASSETTO E REGOLAZIONE

Il funzionamento delle schermature solari si delinea, secondo le modalità di azione nei confronti della radiazione e delle esigenze di luminosità negli spazi interni, rispetto a:

  • i dispositivi “attivi”, che permettono di variare il rapporto tra la radiazione solare incidente e la radiazione solare trasmessa in accordo alla mutazione dell’angolo solare α, producendo l’aumento o la diminuzione della superficie schermante o la relazione tra la superficie opaca e la superficie aperta. Questo sostenendo l’impiego della tipologia “attiva” soprattutto nel caso di discrete variazioni dell’angolo solare α o della necessità di un controllo puntuale delle superfici finestrate;
  • i dispositivi “passivi” (ovvero fissi), che riguardano le situazioni di stabilità della radiazione solare durante i diversi periodi stagionali o di necessità della schermatura per uno specifico periodo;
  • i dispositivi “dinamici”, che permettono di variare secondo modalità automatiche o programmate le porzioni di superficie schermante rispetto alle superfici finestrate.

LE CONDIZIONI ATTUATIVE E REGOLAMETARI

Come abbiamo visto, l’intervento di installazione di sistemi di schermatura solare presenta senza dubbio innumerevoli vantaggi. E’ però importante conoscere anche le diposizioni normative al fine di non avere intoppi durante lo svolgimento delle operazioni che potrebbero rallentare o inficiare la buona riuscita del progetto.

L’applicazione delle schermature solari rispetto ai serramenti e ai sistemi di facciata si determina all’interno delle procedure funzionali multistrato, caratterizzate da:

  • la gestione della luminosità interna attraverso la modulazione dei dispositivi di controllo nei confronti della radiazione solare;
  • la stratificazione rispetto alle specifiche necessità di trasparenza, di diffusione e di riflessione della radiazione luminosa.

Pertanto, le schermature solari rientrano tra le dotazioni che concretano l’involucro edilizio in modo “ecoefficiente”, quale “filtro” selettivo e polivalente, in base all’esigenza di stabilire le condizioni di equilibrio tra requisiti contrastanti, come:

  • la necessità di garantire un apporto energetico positivo durante il periodo invernale, riducendo le dispersioni e provvedendo all’accumulo termico mediante la trasformazione della radiazione solare in calore (secondo fenomeni di inerzia termica);
  • la possibilità di ridurre il rischio di surriscaldamento durante il periodo estivo;
  • garantire un adeguato livello di illuminazione naturale (secondo criteri di riflessione, di assorbimento e di diffusione) in modo da ridurre i consumi energetici;
  • la necessità di controllare la componente di trasmissione totale dell’irraggiamento solare, senza penalizzare la componente di trasmissione nel campo visivo.

COME BENEFICIARE DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI

In quanto amministratore di condominio, è tuo diritto richiedere le agevolazioni fiscali concesse dal Superbonus 110% per questo tipo di miglioria del tuo condominio. Vi sono però alcuni requisiti identificati dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) stabiliti sulla base di alcune Norme dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione relative al calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici (UNI/TS 113001 e UNI EN ISO 13790) . Se vuoi approfondire nel dettaglio le disposizioni ENEA puoi leggere il vademecum in PDF rilasciato dall’ente.

Noi evidenziamo che le tipologie di interventi riconosciuti per l’ottenimento delle agevolazioni sono quelli caratterizzati da:

  • la protezione di una superficie vetrata;
  • l’applicazione in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili e smontabili dall’utente;
  • l’applicazione, rispetto alla superficie vetrata, all’interno, all’esterno o integrate;
  • la combinazione con vetrate o autonome (aggettanti);
  • la possibilità di regolazione;
  • la configurazione nella forma di schermature “tecniche”;
  • la disposizione valida per tutti gli orientamenti nel caso delle chiusure oscuranti (persiane, veneziane, tapparelle);
  • la disposizione, per le schermature non in combinazione con le superfici vetrate, che esclude l’impiego con orientamento nord;
  • il possesso della Marcatura CE (se prevista).

Migliora l’efficienza energetica del tuo condominio adesso! Richiedi un preventivo GRATUITO sul nostro sito.

2. RIQUALIFICA ENERGETICA: SOSTITUZIONE DI COMPONENTI OBSOLETI DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E DI ILLUMINAZIONE

Il secondo punto fondamentale della riqualifica energetica consiste nella sostituzione di componenti obsoleti degli impianti di climatizzazione invernale e di illuminazione con altri più efficienti dal punto di vista energetico e con minore impatto sull’ambiente in termini di emissioni prodotte.

Noi di Thema Costruzioni trasformiamo la vostra casa in un’abitazione ad elevato risparmio energetico. La riqualificazione energetica è il risultato di soluzioni innovative per l’edilizia sostenibile, che garantiscono un doppio vantaggio: elevato comfort abitativo e ridotti consumi energetici, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

Svolgiamo la nostra attività in tutta l’area di Torino garantendoti un servizio chiavi in mano per realizzare il condominio dei tuoi sogni in tutta sicurezza e tranquillità!

SOSTITUZIONE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE

Gli impianti di climatizzazione fanno parte della categoria più generale degli impianti termici. Quest’ultimi indicano tutti quei sistemi tecnologici atti a riscaldare o raffrescare gli ambienti.

Ma, precisamente, in che cosa consiste la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale?

Intendiamo la sostituzione, integrale o parziale, degli impianti esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. Il termine “sostituzione” non è usato a sproposito. Per usufruire dell’agevolazione è necessario, infatti, sostituire l’impianto preesistente e installare quello nuovo. Quindi dobbiamo evidenziare che non è agevolabile, invece, l’installazione di sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti.

SOSTITUZIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE

La riqualifica energetica dei tuoi immobili passa anche per la realizzazione di sistemi di illuminazione più intelligenti. Questi permettono di regolare in modo automatico la quantità di luce emessa in relazione all’apporto di luce naturale presente negli ambienti, garantendo condizioni di illuminazione ottimali per i tuoi condomini.

Thema Costruzioni mette a disposizione la sua professionalità per realizzare gli interventi necessari a rendere il tuo condominio più confortevole ed ecosostenibile. Contattaci sul nostro sito!

3. RIQUALIFICA ENERGETICA: L’ENERGIA SOLARE E’ IL FUTURO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Qual è la fonte di energia più potente che conosciamo e che non si esaurisce mai (a meno che tu non abbia il tempo di aspettare circa 4 miliardi di anni)? Il sole ovviamente!

Il sole è la stella madre del nostro sistema solare ed la chiave per un futuro che sia compatibile con le esigenze di tutela dell’ambiente. Da esso possiamo ottenere le due forme di energia indispensabili alla vita del tuo condominio: l’energia elettrica e l’energia termica. Vediamo di seguito come possiamo beneficiare di questa incredibile risorsa naturale.

L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO TI PERMETTE DI SFRUTTARE A PIENO L’ENERGIA DEL SOLE

Il passaggio al fotovoltaico sta accelerando sempre di più e ci sono tutti i motivi per pensare che l’energia solare sarà l’energia del futuro. Grazie agli sgravi fiscali messi a disposizione dal governo puoi finalmente realizzare un investimento intelligente senza dover sostenere i costi iniziali che prima avrebbero potuto spaventarti. L’impianto fotovoltaico ti permette di soddisfare le tue esigenze di consumi ottenendo un importante risparmio in bolletta! Gli impianti fotovoltaici stanno diventando sempre più efficienti ed efficaci. E’ il momento perfetto per compiere una scelta responsabile nei confronti dell’ambiente ed intelligente per il tuo condominio.

PANNELLI FOTOVOLTAICI: CHE COSA SONO E COME FUNZIONANO

Se, camminando per le città, alziamo lo sguardo, cominciamo a vedere sempre più pannelli fotovoltaici apposti sui tetti delle case. Sappiamo che questi hanno la capacità di sfruttare l’energia proveniente dal sole per produrre energia elettrica. L’energia elettrica così generata può essere immessa nella rete in modo che non vada dispersa se non utilizzata.

COME FUNZIONANO I PANNELLI FOTOVOLTAICI?

L’elemento base per la costruzione dei pannelli è il modulo fotovoltaico, cioè un dispositivo che genera corrente grazie all’effetto fotovoltaico. La corrente prodotta può avere diverse destinazioni, dall’immissione nella rete di casa fino all’alimentazione di una serie di batterie; è in grado di alimentare tutti i dispositivi elettrici. Il pannello solare in sostanza costituisce un generatore di corrente. La corrente prodotta, se non utilizzata istantaneamente, può non essere dispersa attraverso due metodi principali. Il primo metodo è quello di immettere la corrente prodotta dall’impianto fotovoltaico nella rete di casa, dove verrà consumata e prelevata da chi effettivamente ne avrà bisogno. Il secondo metodo prevede di stoccare la corrente prodotta dall’impianto in delle batterie che verrà consumata solo in un secondo momento.

I pannelli solari renderanno la tua casa più ecosostenibile.

E D’INVERNO?

Chi si affaccia al mondo del fotovoltaico spesso è frenato da un dubbio più che giustificabile: i pannelli forniscono una resa soddisfacente anche d’inverno?

Per rispondere possiamo dirti innanzitutto che a resa dei pannelli è maggiore nelle giornate di sole con temperature più basse. La temperatura non rappresenta quindi un problema. Gli agenti atmosferici invece, come è facilmente intuibile, sono quelli che potrebbero danneggiare maggiormente le performance dei pannelli fotovoltaici. Gli impianti di ultima generazione riescono comunque a funzionare anche in presenza di nebbia, pioggia o nuvolosità, permettendoti di avere comunque una resa energetica anche nelle giornate meno favorevoli.

I COLLETTORI SOLARI

Se tutti abbiamo sentito parlare dei pannelli fotovoltaici, forse pochi di voi conoscono i collettori solari.

Anche conosciuti con il nome di pannelli solari termici, sono dei dispositivi che permettono la conversione della radiazione solare in energia termica e il suo trasferimento verso un accumulatore termico per ulteriori usi come ad esempio: produzione di acqua calda, riscaldamento degli ambienti e raffrescamento solare.

COME FUNZIONANO I COLLETTORI SOLARI?

Il principio di funzionamento di un pannello solare termico può essere commisurato a quello che avviene in una serra. Tra i raggi solari che incidono la superficie vetrata solo una piccola parte viene riflessa, mentre quella residua passa attraverso il vetro e viene assorbita da una piastra captante di colore nero. Quest’ultima, riscaldandosi, rimette energia in circolazione sotto forma di radiazione infrarossa. Il vetro agisce, così, come se fosse opaco, trattenendola al suo interno: questo dà luogo all’effetto serra.

Dopo che abbiamo chiarito i tuoi dubbi riguardo alcuni degli interventi principali connessi all’obiettivo di riqualificare il tuo condominio dal punto di vista energetico, vediamo come beneficiare del Superbonus 110%.

Ti diciamo sin da subito che noi di Thema Costruzioni non solo ci occuperemo di realizzare gli interventi necessari, ma prenderemo in carico l’intero progetto richiedendo anche i permessi e depositando tutti gli atti necessari alla riqualificazione e alla lavorazione da compiere.

Sappiamo infatti quanto le pratiche burocratiche possano essere scomode e molte persone (giustamente) hanno paura che queste comportino per loro un’eccessiva perdita di tempo. Proprio per questo abbiamo deciso di mettere a tua disposizione un servizio completo che ti permetta di liberarti di tutte le problematiche connesse alla burocrazia. Nonostante questo, siamo consapevoli un amministratore di condominio voglia avere un’idea che sia più chiara possibile quando deve fare degli interventi strutturali così importanti.

SUPERBONUS 110%: COME BENEFICIARE DI QUESTA FANTASTICA AGEVOLAZIONE PER LA RIQUALIFICA ENERGETICA DEL TUO CONDOMINIO

Il Superbonus 110% è compreso nel grande ed ambizioso piano varato dal governo che prende il nome di “Decreto Rilancio”.

Gli interventi che abbiamo visto in precedenza sono tutti compresi, quindi in questa parte dell’articolo ci soffermeremo su quelle che sono le questioni legislative che disciplinano la possibilità di accedere allo sgravio.

Innanzitutto occorre sapere che vi sono dei limiti temporali per richiedere lo sconto in fattura. Infatti la detrazione fiscale del 110% vale per i lavori effettuati dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022. A seconda dell’anno in cui si decide di sostenere la spesa può però cambiare la ripartizione dell’agevolazione nel corso degli anni. Analizziamo insieme come si suddividono le differenti casistiche:

  • per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021 la detrazione va suddivisa in 5 rate di pari ammontare. Ad esempio, per una spesa di 10.000 euro, si ottengono 11.000 euro di detrazione pari a 2.200 euro annui da recuperare nelle 5 dichiarazioni dei redditi presentate a partire dall’anno di esecuzione dei lavori.
  • Per le spese effettuate nel 2022 la detrazione deve essere ripartita in 4 rate di pari ammontare. Ad esempio, per una spesa di 10.000 euro gli 11.000 euro di detrazione si recuperano in rate da 2.750 euro dalla dichiarazione presentata nel 2023 e per i 3 anni successivi. 
  • Per gli interventi effettuati dai singoli contribuenti o dai condomini, per i quali entro il 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

QUANDO USARE IL SUPERBONUS: LE SPECIFICITA’ DI OGNI INTERVENTO

A. GLI INTERVENTI DI ISOLAMENTO TERMICO

Come abbiamo visto all’inizio, tra le principali opere di riqualificazione energetica troviamo quelle connesse al miglioramento dell’isolamento termico del condominio. La legge ha stabilito un tetto massimo di spesa per il quale è concesso lo sgravio fiscale, differenziandolo in base al numero di unità abitative dell’edificio:

La detrazione spetta per una spesa massima di:

  • 40.000 euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità:
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero i unità immobiliari se l’edificio ha più di 8 unità abitative
  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per gli appartamenti in condominio ma con accesso autonomo all’esterno.

B. LA SOSTITUZIONE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESISTENTI

In caso di interventi condominiali la legge prevede alcune condizioni di cui devono essere dotati gli impianti centralizzati. Ecco quali sono:

  • generatori di calore a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A;
  • generatori a pompa di calore, ad alta efficienza, anche con sonde geotermiche;
  • apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
  • sistemi di microcogenerazione che conducano a un risparmio di energia primaria (PES) pari almeno al 20%;
  • collettori solari;

Anche il questo caso nel Decreto Rilancio è previsto un ammontare massimo di spesa:

  • 20.000 euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici fino a 8 unità
  • 15.000 euro se le unità sono più di 8.

Se vuoi realizzare più di un intervento sullo stesso condominio, non ti fare spaventare dalle indicazioni dei tetti massimi di spesa. Infatti, intelligentemente, la legge ha previsto che se su uno stesso immobile si vogliono realizzare più interventi che danno diritto al Superbonus, l’ammontare totale della spesa detraibile è pari alla somma dei limiti fissati per ogni intervento. In pratica più lavori decidi di realizzare e più risparmi, questa è davvero un’ottima notizia!

IL MIGLIORAMENTO DELLA CLASSE ENERGETICA

Un requisito indispensabile per ottenere la detrazione del 110% è che gli interventi, nel complesso, assicurino il miglioramento di almeno 2 classi energetiche (ad esempio dalla D alla B), anche congiuntamente ad altri interventi di efficientamento energetico, all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. Se questo “salto” di 2 classi non è possibile, bisogna comunque ottenere il passaggio alla classe energetica più alta, quindi per chi si trova nella classe energetica “A3” il superbonus viene riconosciuto con il passaggio alla “A4”. Il passaggio di classe va dimostrato con l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.), ante e post intervento, rilasciato da un tecnico abilitato.

PER LA RIQUALIFICA ENERGETICA DEL TUO CONDOMINIO SCEGLI THEMA COSTRUZIONI

I lavori necessari all’ottenimento del Superbonus sono molti e in alcuni casi possono rivelarsi anche piuttosto complessi. Soprattutto la complessità è un parametro che rende davvero difficile per un singolo soggetto pensare di poter fare tutto da solo. Infatti, oltre agli interventi concreti in ambito edilizio, vi è una vasta documentazione tecnica da redigere. E’ proprio per tali ragioni che noi di Thema Costruzioni abbiamo deciso di mettere le nostre capacità e la nostra professionalità al tuo servizio. I nostri architetti e ingegneri qualificati sono in grado di garantirti progettazioni complete o parziali con preventivazioni accurate e tempi certi. Il tutto curando il progetto interamente chiavi in mano. Consapevoli dell’importanza di garantire la massima sicurezza ai nostri collaboratori, ogni tipo di ristrutturazione viene curata nei minimi dettagli, dalla progettazione del lavoro fino alla rimozione dei detriti, per aprire e chiudere il cantiere nel massimo rispetto delle norme vigenti.

Il nostro ufficio si occuperà poi di richiedere i permessi, depositare gli atti connessi alla riqualifica e portare avanti le pratiche per l’ottenimento dello sconto in fattura del 100%.

Da oggi hai tutti gli incentivi necessari a rendere felici i tuoi condomini aumentando il valore del tuo condominio senza spendere neanche 1€!

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BONUS FACCIATE E SUPERBONUS 110% CON THEMA COSTRUZIONI

Thema Costruzioni è una realtà che ha l’obiettivo di migliorare l’abitabilità dei tuoi condomini garantendoti zero stress e la completa soddisfazione di tutti coloro che ne fanno parte.

Per farlo ci occupiamo della ristrutturazione degli edifici o della realizzazione di nuove costruzioni nell’area di Torino, dandoti la possibilità di usufruire di un servizio chiavi in mano. La professionalità è il valore cardine del nostro operato, garantito dall’esperienza maturata e da team costituiti da ingegneri e architetti altamente qualificati.

Inoltre, per garantirti un servizio completo, ci occupiamo in prima persona di offrirti il beneficio della cessione del credito secondo le normative vigenti.

Non perdere l’occasione di usufruire di tutti i vantaggi fiscali offerti dalle regole del Decreto Rilancio, grazie alla nostra esperienza ti permetteremo di realizzare tutti gli interventi necessari alla riqualifica del tuo condominio.

Le agevolazioni sono davvero imperdibili, le principali riguardano sicuramente l’Ecobonus 110 % e il Bonus Facciate 90%. Analizziamoli per capire meglio i loro vantaggi, i requisiti per accedervi e gli interventi che sono inclusi negli sgravi.

Se sei interessato ad approfondire esclusivamente le tematiche che riguardano il Bonus facciate, vai alla sezione dedicata.

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SUPERBONUS 110 %

Il servizio garantito da Thema non si limita solo alla realizzazione della ristrutturazione dei tuoi condomini, ma si occupa anche di tutti i servizi ad essa connessi. Scegliendo Thema Costruzioni per il tuo condominio, potrai infatti beneficiare del Superbonus 110 %, che grazie alle nuove regole del Decreto Rilancio, permette di avere uno sconto in fattura o uno sgravio fiscale fino al 110 %. I lavori dovranno essere effettuati tra il 1 luglio 2020 e il 30 giugno 2022, ma non ti preoccupare, il nostro ufficio si occuperà di richiedere i permessi e depositare tutti gli atti necessari alla riqualifica e alla lavorazione da compiere, al fine di liberarti da tutte le problematiche legate alla burocrazia.

Non dovrai fare altro che godere del progetto finale in tutta sicurezza e senza preoccupazioni, grazie al fatto che ci occuperemo di noi tutto, offrendoti un servizio chiavi in mano.

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Agisci subito per non perdere l’opportunità di beneficiare di tutti i vantaggi del bonus. Infatti, nonostante lo sconto totale del 110% su alcuni lavori di ristrutturazione sia stato prorogato fino al 31 dicembre 2023, il governo ha intenzione di apportare alcuni cambiamenti.

Lo Stato avrebbe deciso di accorpare molti bonus di ristrutturazione, riducendo i rimborsi ad un’aliquota fissa del 75 %, stiamo parlando di una riduzione piuttosto notevole!

INTERVENTI SUPERBONUS

Tra gli interventi compresi nel Superbonus e che quindi vedrebbero ridimensionati gli sgravi ad essi connessi ricordiamo:

  • Le operazioni di isolamento termico degli involucri, cioè il cappotto termico. Per cappotto termico si intende tutto ciò che permette di ridurre la dispersione di energia e risparmiare quindi sui consumi.
  • La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, sia sulle parti comuni di un edificio che sulle unità immobiliari, anche se dovesse trattarsi di edifici singoli.
  • Interventi edilizi a scopo antisismico, da effettuare entro la fine del 2021.

A questi lavori principali si potranno essere inclusi ulteriori interventi aggiuntivi, quali:

  • Interventi finalizzati alla riqualificazione energetica
  • Installazione di impianti fotovoltaici
  • Installazione di colonnine per la ricarica di automobili elettriche
  • Abbattimento delle barriere architettoniche

PROCEDIMENTO STRUTTURATO

Thema Costruzioni segue un procedimento strutturato per garantirti la massima efficienza lungo tutta la sua durata. Vediamo insieme quali sono i passaggi:

1. SOPRALLUOGO

Un nostro perito certificato si assumerà l’incarico di effettuare un sopralluogo tecnico al fine di avere una visione chiara e completa delle tue esigenze per poterti garantire la miglior soluzione possibile per l’efficientamento energetico del tuo condominio.

2. PROGETTAZIONE

I dati raccolti dal sopralluogo tecnico verranno elaborati dal nostro studio di ingegneria per progettare e preventivare le lavorazioni su misura per te.

3. PREVENTIVO

Al fine di garantirti la massima trasparenza, verrà messa a tua disposizione un preventivo con l’elenco delle attività da svolgere, il miglioramento in termini energetici e la percentuale di sconto in fattura che potrai avere subito tramite la cessione del credito.

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SUPERBONUS 110: COME FUNZIONA?

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo e per le spese sostenute nel 2022 in 4 quote annuali sempre di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

A seconda dell’anno di sostentamento della spesa, infatti, cambia la suddivisione della detrazione negli anni. Di seguito facciamo alcuni esempi pratici per comprendere meglio:

  • Per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021 la detrazione va suddivisa in 5 rate di pari ammontare. Ad esempio, per una spesa di 10.000 euro, si ottengono 11.000 euro di detrazione pari a 2.200 euro annui da recuperare nelle 5 dichiarazioni dei redditi presentate a partire dall’anno di esecuzione dei lavori.
  • Per le spese effettuate nel 2022 la detrazione deve essere ripartita in 4 rate di pari ammontare. Ad esempio, per una spesa di 10.000 euro gli 11.000 euro di detrazione si recuperano in rate da 2.750 euro dalla dichiarazione presentata nel 2023 e per i 3 anni successivi.
  • Per gli interventi effettuati dai singoli contribuenti o dai condomini, per i quali entro il 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

COME OTTENERE LA DETRAZIONE

Per ottenere la detrazione del 110%, gli interventi, nel complesso, devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche (ad esempio dalla D alla B), anche congiuntamente ad altri interventi di efficientamento energetico, all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. Se questo “salto” di 2 classi non è possibile, bisogna comunque ottenere il passaggio alla classe energetica più alta, quindi per chi si trova nella classe energetica “A3” il superbonus viene riconosciuto con il passaggio alla “A4”.

Questo miglioramento deve essere certificato tramite l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.), prima e dopo l’intervento, tramite un tecnico appositamente abilitato.

CONTRIBUTO ANTICIPATO O CESSIONE DEL CREDITO

In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

La cessione può essere disposta in favore:

  • Dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi
  • Di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)
  • Di istituti di credito e intermediari finanziari.
  • I soggetti che ricevono il credito hanno, a loro volta, la facoltà di cessione.

Per esercitare l’opzione, oltre agli adempimenti ordinariamente previsti per ottenere le detrazioni, il contribuente deve acquisire anche:

  • Il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) e dai CAF
  • L’asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico, che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

Migliora subito il tuo condominio e beneficia delle agevolazioni. Scopri come sul nostro sito.

BONUS FACCIATE: UNA SOLUZIONE SEMPLICE E CONVENIENTE PER IL TUO CONDOMINIO

Il Bonus facciate è una detrazione in vigore dal 2020, aggiuntiva rispetto a tutte le altre già esistenti (Ecobonus, detrazioni ristrutturazioni, Sismabonus, Bonus mobili) e riservata agli interventi che riguardano il decoro architettonico. È valido per tutti gli edifici privati, dalla villetta al condominio, gli interventi edilizi, anche di manutenzione ordinaria, il recupero o il restauro della facciata.

Nello specifico, gli interventi per cui si potrà richiedere il bonus sono:

  • Pulitura e tinteggiatura esterna delle pareti;
  • Lavori su balconi, ornamenti e fregi, anche di sola pulitura o tinteggiatura;
  • Operazioni sulle strutture opache della facciata con miglioramenti dal punto di vista termico o che interessano il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva.

Sono agevolate anche le spese connesse direttamente o indirettamente all’intervento per il quale è prevista la detrazione.

Tra queste vi sono ad esempio quelle legate alle perizie, sopralluoghi effettuati dai geometri, architetti ecc. Sono comprese inoltre le spese legate all’installazione dei ponteggi, lo smaltimento dei materiali o ancora le quelle necessarie ad ottenere dal comune i titoli edilizi abilitativi per i lavori da eseguire.

COME BENEFICIARE DELLA DETRAZIONE

Vi sono due modi per beneficiare di questa detrazione:

  1. E’ possibile indicare il bonus facciate nella dichiarazione dei redditi. Le spese sostenute nel 2020 andranno riportate nel 730/2021, quadro E o nel modello Redditi 2021, quadro RP. Sono agevolate anche le spese 2021. Ciò è possibile grazie all’intervento della Legge di bilancio 2021 che ha appunto prorogato la validità del bonus.
  2. Al posto di detrarre la spesa è possibile cedere la detrazione o richiedere lo sconto in fattura, non sarà quindi necessario indicare l’utilizzo dell’agevolazione nella dichiarazione. La possibilità della cessione o dello sconto in fattura è stata ammessa dal D.L. 34/2020, decreto Rilancio.

Questa opportunità sta creando un vero e proprio mercato delle detrazioni, Superbonus 110 %, ristrutturazione edilizia, bonus facciate ecc…

La cessione infatti può essere effettuata in favore di un soggetto terzo che non è per forza l’impresa che esegue i lavori. Viene data l’opportunità di cedere la detrazione anche in favore di una società che non è direttamente interessata alle operazioni o verso altre banche e intermediari finanziari. Infine, la cessione può anche avvenire verso i propri famigliari.

LE ZONE A E B

Per beneficiare dello sgravio gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

In particolare l’articolo 2 di questo decreto specifica cosa si intende per zona A e zona B. Di seguito riportiamo la distinzione:

  • Zona A: si tratta di tutte quelle parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi. Sono comprese anche le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi
  • Zona B: comprende le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A. Si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5 per cento (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 m3/m2».

BONUS FACCIATE: COME ACCEDERE FUORI DALLE ZONE A E B

Come abbiamo detto, il Bonus facciate può essere impiegato solamente per spese finalizzate al recupero/restauro della facciata esterna degli edifici situati nelle zono A o B delle città.

In realtà però l’Agenzia delle Entrate spiega come si può superare questo scoglio, riuscendo ad accedere al bonus anche se il proprio edificio si trova al di fuori delle suddette zone.

L’Agenzia delle Entrate, a questo proposito aveva già fornito ulteriori chiarimenti tramite la circolare 14 febbraio 2020, n. 2/E, in cui viene riportato che:

“La detrazione spetta a condizione che gli edifici oggetto degli interventi siano ubicati in zona A o B ai sensi del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali […] e l’edificio oggetto dell’intervento dovrà risultare dalle certificazioni urbanistiche rilasciate dagli enti competenti”.

CAPIAMO MEGLIO ATTRAVERSO UN ESEMPIO PRATICO

Al fine di comprendere più chiaramente la circolare, possiamo prendere ad esempio un quesito posto all’Agenzia delle Entrate. All’interno di tale quesito , il contribuente chiede se fosse possibile effettuare il restyling della facciata per un condominio, di cui una parte rientra in una zona non espressamente citata dalla normativa, beneficiando della detrazione.

La parte della facciata, pur non rientrando in una delle due zone che si vuole ristrutturare, potrebbe quindi essere assimilata ad una di esse.

In particolare, gli interventi effettuati sul condominio in questione verrebbero svolti su facciate situate in zona di completamento B3 e, in minima parte, in zona destinata ad attività terziarie.

Le zone B3 comprendono aree a prevalente destinazione residenziale dotate di tutte le opere di urbanizzazione ma parzialmente edificate in cui si rende opportuno, ai fini di una razionale utilizzazione del territorio, una edificazione di completamento anche mediante nuova edificazione.

LE CATEGORIE DI INTERVENTO

Tali zone si attuano attraverso intervento diretto e sono ammesse le seguenti categorie di intervento:

  • Manutenzione ordinaria
  • Manutenzione straordinaria
  • Restauro e risanamento conservativo
  • Ristrutturazione edilizia
  • Demolizione e ricostruzione
  • Nuova edificazione
  • Variazione di destinazione d’uso

A questo proposito l’istante sottolinea che l’intero fabbricato possiede le stesse caratteristiche:

  • Funzionali
  • Tipologiche
  • D’uso

L’edificio quindi possiede le caratteristiche degli altri immobili situati in zona B3, mentre non presenta somiglianze con gli immobili destinati ad attività terziarie.

A tutti gli effetti infatti, come precisato dall’istante, l’immobile ricade in gran parte nella zona B3 (rientrante nel Bonus facciate) e in minima parte in un’altra zona.

Come ulteriore conferma, va aggiunto che i comuni non sono obbligati a suddividere il territorio in base alle classi e ai criteri stabiliti dal DM1444/1968, devono identificare, nell’ambito della competenza esclusiva statale, zone omogenee per stabilire le dotazioni urbanistiche, i limiti di densità edilizia, di altezze e di distanze tra gli edifici da osservare nella formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti. Tali criteri sono stati fissati dal legislatore al solo fine di offrire un parametro di riferimento uniforme su tutto il territorio nazionale”.

Possiamo quindi concludere che il Bonus facciate può essere goduto anche per gli edifici al di fuori delle zone A e B, a patto che l’immobile possa essere ricondotto ad esse, e che questa assimilazione sia attestata tramite una certificazione dell’ente territoriale competente.

BONUS FACCIATE ED EFFICIENZA ENERGETICA: SI TRATTA DI UN REQUISITO INDISPENSABILE?

Incominciamo subito col dire che la risposta a questo interrogativo è: dipende. Infatti è necessario considerare che vi è una sostanziale differenza tra una semplice tinteggiatura esterna e lavori influenti dal punto di vista termico.

Per essere più chiari possibile e non tralasciare nessun aspetto, analizziamo il comma 220 della legge 160/2019 (legge di Bilancio per il 2020) che ha introdotto il bonus. Esso cita testualmente:

«Nell’ipotesi in cui i lavori di rifacimento della facciata, ove non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, riguardino interventi influenti dal punto di vista termico o interessino oltre il 10 per cento dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli interventi devono soddisfare i requisiti di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2015, pubblicato nel supplemento ordinario n. 39 alla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015 e, con riguardo ai valori di trasmittanza termica, i requisiti di cui alla tabella 2 dell’allegato B al decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 18 marzo 2008».

Risulta quindi che siano esclusi i lavori di tinteggiatura esterna, mentre sono compresi i lavori che hanno un impatto significativo sulla riqualifica energetica del condominio.

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BONUS FACCIATE ANCHE PER I MURI INTERNI

L’Agenzia delle Entrate si esprime positivamente sulla possibilità di applicare il bonus alla facciata di uno stabile pur non essendo visibile da suolo pubblico. Questo si evince dalla risposta numero 154 del 5 marzo 2021 che, però, mette in evidenza due condizioni.

Viene in primo luogo chiarito il dubbio che sorge comprensibilmente tra “visibile al pubblico” e “visibile da suolo pubblico”.

Può accadere infatti che le pareti esterne di un immobile siano visibili al pubblico accedendo da un complesso confinante aperto a turisti e visitatori. Dato che la facciata è visibile al pubblico all’interno del complesso monumentale, l’istante ritiene di poter accedere al Bonus facciate, anche se non è pienamente visibile “dal suolo pubblico o dalla strada”.

Inoltre viene soddisfatto un ulteriore requisito, infatti:

La Variante al piano regolatore del Comune ove sorge il complesso stesso, fa ricadere l’immobile considerato (a sua volta vincolato ai sensi dell’articolo 21 del D. Lgs. n. 42 del 2004) in Zona “A” ed è individuato, ai sensi dell’articolo 56 delle Norme di Attuazione del PRG, come «Attrezzatura di quartiere».

VISIBILITA’ AL PUBBLICO

I chiarimenti sul concetto di “visibilità al pubblico” ottengo un ulteriore risposta per mezzo della circolare 2/E/2020, che ammette all’agevolazione la facciata che versa in tale particolare condizione per la seguente motivazione:

[…] in considerazione di tali chiarimenti, sul presupposto essenziale che la porzione di immobile su cui sono operati gli interventi risulti visibile da suolo ad uso pubblico e sia stipulata in tale senso apposita convenzione con l’Amministrazione Comunale che ne disciplini l’uso, si ritiene che gli interventi operati sulla facciata possano fruire della detrazione cd. bonus facciate (ferma restando la sussistenza degli ulteriori requisiti, che non sono oggetto della presente risposta).

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BONUS FACCIATE E PARTI PRIVATE DEI BALCONI: FACCIAMO CHIAREZZA

Balconi incassati e aggettanti: scopriamo la loro differenza e le conseguenze in termini di ripartizione delle spese per l’amministratore.

La tipologia dei balconi è un criterio fondamentale da tenere in considerazione quando si affronta il tema della ripartizione delle spese. Distinguiamo quindi tra balconi

  • Incassati, ovvero quei balconi che non sporgono dalla facciata dell’edificio, sicché il piano di calpestio dev’essere considerato alla stregua di un solaio e il parapetto parte della facciata comune”.
  • Aggettanti, ovvero quelli che sporgono rispetto al fronte facciata.

BALCONI INCASSATI

L’art. 1125 c.c. può essere applicato come criterio di ripartizione delle spese nel caso ci si trovi di fronte ai c.d. balconi “incassati”. Per questa tipologia, ritiene che la soletta dei balconi costituisca prolungamento del solaio stesso e, pertanto, svolga le funzioni di separazione, copertura e sostegno dei diversi piani dello stabile condominiale.

Invece, i balconi aggettanti costituiscono un prolungamento della corrispondente unità immobiliare e appartengono, in via esclusiva, al proprietario di quest’ultima.

STRUTTURE COMPLETAMENTE AGGETTANTI

Prendendo in considerazione le strutture completamente aggettanti, non può riconoscersi alla soletta del balcone funzione di copertura rispetto al balcone sottostante. Allo stesso tempo non è possibile parlare di sostegno indispensabile per l’esistenza dei piani sovrastanti e nemmeno di elemento a servizio di entrambi gli immobili posti su piani sovrastanti.

SPESE A CARICO DEL TITOLARE DELL’APPARTAMENTO

In entrambi i tipi di balconi (incassati o aggettanti) il titolare dell’appartamento a cui accede il balcone è tenuto a sostenere le spese di manutenzione:

  • Del pavimento del balcone.
  • Dei davanzali.
  • Della parte interna dei parapetti.

QUANDO SI APPLICA IL BONUS FACCIATE PER I BALCONI?

L’Agenzia delle Entrate ci può dare nuovamente la risposta, precisando che il bonus facciate spetta per le spese sostenute per il rifacimento di parti di proprietà esclusiva del singolo condomino. Ecco quali sono le principali:

  • Copertura del piano di calpestio che, in seguito alla rottura delle piastrelle, potrebbe provocare infiltrazioni di acqua piovana causando il conseguente distacco dell’intonaco.
  • Sostituzione dei pannelli in vetro, rinforzati con una rete metallica interna, che costituiscono le pareti perimetrali del balcone.
  • Tinteggiatura delle intelaiature metalliche di sostegno dei pannelli di vetro.

DELIBERE NULLE

A. Quando invece le opere che abbiamo appena elencato assumono carattere privato, l’assemblea condominiale non potrà assumere valide decisioni, con la conseguenza che è nulla la delibera assembleare che disponga in ordine al rifacimento della relativa pavimentazione dei balconi di proprietà esclusiva degli appartamenti.

B. La nullità della decisione assembleare deve essere dichiarata anche in tutti quei casi in cui non consente di distinguere in modo chiaro se i lavori necessari si riferiscono alla struttura del balcone o a quelle parti da considerare comuni, in quanto costituiscono gli elementi decorativi dell’edificio.

In ogni caso, le spese relative alla manutenzione della pavimentazione o altre parti esclusive del balcone devono restare a carico del solo proprietario che vi accede e non possono essere ripartite tra tutti i condomini in base al valore della proprietà di ciascuno.

IL RUOLO DELL’AMMINISTRATORE

Qual è il tuo ruolo come amministratore di condominio? Scopriamolo insieme.

Dobbiamo innanzitutto chiarire il fatto che per il rifacimento di queste parti dovranno essere stipulati almeno due contratti di appalto, uno sottoscritto dal condominio, per il rifacimento delle parti comuni come ad esempio la facciata. L’altro invece sarà stipulato dai singoli condomini ed avrà come oggetto la ristrutturazione delle parti di proprietà esclusiva. Potrebbero anche essere firmati tanti contratti quanti sono i proprietari dei balconi, in questo caso però interviene l’articolo 1188 c.c., il quale prevede che il pagamento di tali opere private debba essere fatto al creditore, appaltatore o al suo rappresentante, ovvero alla persona indicata dal creditore o autorizzata dalla legge o dal giudice a riceverlo.

L’amministratore personifica il ruolo di rappresentante necessario della collettività dei partecipanti, assuntore degli obblighi per la conservazione delle cose comuni e referente dei relativi pagamenti. Infatti, il condominio si pone verso terzi come soggetto di gestione dei diritti e degli obblighi dei condomini per tutto ciò che risulta attinente alle parti comuni.

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BONUS FACCIATE: INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA E CONSOLIDAMENTO

Ad un anno dall’entrata in vigore delle norme che disciplinano il bonus facciate, l’Agenzia delle Entrate continua a dare risposte agli interrogativi più comuni. Sono davvero molti gli interventi che, essendo destinati al decoro o a risolvere problemi di sicurezza, possono essere compresi della detrazione.

Alcuni dei principali dubbi sono sorti in riferimento ai lavori di disgaggio, ossia di messa in sicurezza delle facciate esterne del condominio con consolidamento (ad esempio con posa di bandinelle di rame sui marcapiani). Molti non sono riusciti a comprendere con chiarezza se questi interventi possano essere inclusi nel bonus facciate. Anticipiamo al lettore che la risposta è positiva, chiarendo di seguito i requisiti necessari al godimento della detrazione e i casi particolari in cui si può applicare.

Ricordiamo come l’obiettivo delle norme sia di fatto quello di riconoscere una detrazione maggiorata per tutti gli interventi di ripristino della facciata, purché collegati a quello principale destinato a migliorare il decoro architettonico dell’edificio. Come specificato dall’Agenzia delle Entrate sono soggetti ad agevolazione tutte le opere di:

  • Consolidamento, ripristino, miglioramento e rinnovo della struttura opaca verticale.
  • Semplice pulitura e tinteggiatura della superficie

REQUISITO INDISPENSABILE

Abbiamo quindi fatto luce sul fatto che le parti ammalorate possano sicuramente essere ripristinate usufruendo dell’agevolazione, con un’unica accortezza da rispettare sempre: se l’intervento riguarda anche l’intonaco per una superficie superiore al 10% di quella complessiva disperdente lorda dell’edificio, occorre rispettare i requisiti minimi di gravidanza termica e trasmettere la relativa documentazione all’ENEA.

Viceversa, per tutte le altre tipologie di intervento che non comportano interventi sull’intonaco la detrazione è riconosciuta senza ulteriori oneri burocratici.

Possiamo affermare con certezza dunque che le Entrate fanno rientrare nel bonus, sempre che la facciata dell’edificio sia visibile dalla strada, interventi quali:

  • Il trattamento dei ferri dell’armatura;
  • Il rifacimento dei balconi compresi parapetto in muratura e pavimentazione;
  • La verniciatura della ringhiera in metallo e il rifacimento del sotto-balcone e del frontalino.

Per completezza di informazione, riportiamo che risulta agevolabile anche il ripristino delle facciate a mosaico.

INTERVENTO TERMICO: IL CAPPOTTO

Quando invece si interviene dal punto di vista termico l’intervento deve rispettare i requisiti indicati nel DM 26.06.2015 (Decreto “requisiti minimi”) da cui si evince che:

  • I valori di trasmittanza termica iniziali (U) devono essere superiori ai valori limite riportati nella tabella 1 dell’Allegato E del DM 6 agosto 2020 per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020;
  • I valori di trasmittanza termica finali (U), fermo restando il rispetto del decreto 26.06.2015 “requisiti minimi”, devono essere inferiori o uguali ai valori riportati in tabella 1 dell’Allegato E del D.M. 6.08.2020 con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020.

Soddisfatti questi requisiti, rientrano nel campo di applicazione del bonus anche:

  • L’isolamento dello sporto di gronda necessario per evitare il ponte termico tra parete e copertura;
  • Lo spostamento dei pluviali.
  • La sostituzione dei davanzali.
  • La sistemazione di prese e punti luce esterni.
  • Lo spostamento delle tende da sole avvolgibili che ostacolano la posa del cappotto e la sostituzione di quelle per le quali non è possibile sostituire gli agganci in origine presenti.

Non aspettare ancora, scegli subito di ristrutturare il tuo condominio!

BONUS FACCIATE: VADEMECUM ISTRUZIONI ENEA

Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha ridefinito il vademecum che orienta i contribuenti alla pratica del Bonus facciate al 90% per il recupero e restauro delle facciate esterne degli edifici esistenti. L’agevolazione, grazie alla pubblicazione in GU della Legge di Bilancio 2021 è stato esteso anche alle spese sostenute nel 2021 (legge 30 dicembre 2020 n. 178, art. 1, comma 59).

STRUTTURE OPACHE VERTICALI DELLE FACCIATE ESTERNE

Il documento aggiornato riguarda esclusivamente le strutture opache verticali delle facciate esterne, ossia le pareti (generalmente esterne) e le finestre comprensive di infissi che presentino i requisiti di trasmittanza (dispersione di calore) richiesti dalla tabella riportata nell’allegato D del decreto ministeriale 19 febbraio 2007.

Per questo tipo di interventi occorre trasmettere i dati all’agenzia dell’Enea, in quanto sono particolarmente influenti dal punto di vista energetico, oppure possono interessare il rifacimento dell’intonaco per oltre il 10% della superficie disperdente lorda complessiva degli edifici esistenti ubicati nelle zone A o B, ai sensi del D.M. n. 1444 del 2 aprile 1968.

La novità principale delle disposizioni che disciplinano il Bonus facciate 2021 riguarda la sua proroga, mentre restano le medesime le condizioni di accesso.

Nello specifico elenchiamo brevemente le 3 condizioni da rispettare:

  • L’ubicazione degli edifici sottoposti all’intervento di recupero della facciata;
  • La visibilità delle facciate;
  • La percentuale di intonaco su cui intervenire

NUOVO VEDEMECUM ENEA

Il documento pubblicato da Enea, oltre a riproporre le indicazioni già presenti in quello precedentemente redatto (chi può accedere, per quali edifici vale, entità del beneficio, requisiti tecnici dell’intervento, spese ammissibili), offre la possibilità di consultare una tabella di sintesi che riportiamo qui sotto:

Tabella di sintesi Enea

Questa fornisce informazioni specifiche discendendo tra la data di inizio lavori avvenuta prima del 6.10.2020 e dopo la medesima data, che è poi il giorno in cui è avvenuta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (ed entrata in vigore) del Decreto MiSE 6 agosto 2020 (c.d. Decreto Prezzi | Requisiti tecnici).

BONUS FACCIATE: ULTERIORI CHIARIMENTI

Speranzosi di aver chiarito i dubbi principali che potrebbero sorgere in riferimento a questo argomento, vediamone insieme alcuni più specifici che potrebbero interessare il tuo condominio.

1. BONUS FACCIATE E PARAPETTI

E’ possibile intervenire con il bonus facciate per interventi dedicati esclusivamente ai parapetti? Il cappotto verde verrebbe installato con il Superbounus.

Si, come specificato dall’ Agenzia dell’Entrate è sempre ammessa la possibilità di ottenere due diverse agevolazioni per lavori effettuati in uno stesso edifici in tutti i casi in cui gli interventi seguano regole diverse.

Dal momento che il parapetto dei balconi non incide sulla riduzione della classe energetica dell’edificio e non può quindi essere ammesso al Superbonus, è possibile ottenere l’agevolazione del 90%.

2. BONUS FACCIATE E SOSTITUZIONE RIVESTIMENTO

E’ possibile sostituire il rivestimento esterno in klinker con un nuovo rivestimento in gres?

Il bonus facciate ha come obiettivo quello di migliorare il decoro architettonico. Non è quindi contemplata la possibilità di usufruire dello sgravio per interventi destinata a modificare l’aspetto della facciata, a meno che lo scopo non sia quello di sostituire un rivestimento posticcio rispetto a quello originario del costruttore.

3. BONUS FACCIATE E CONFORMITA’ URBANISTICA

Anche per il bonus facciate è necessario avere la conformità urbanistica delle parti in comune?

Riportiamo l’Art. 49 del Testo unico dell’edilizia (DPR 380/2001) che si esprime piuttosto chiaramente: “gli interventi abusivi realizzati in assenza di titolo o in contrasto con lo stesso, ovvero sulla base di un titolo successivamente annullato, non beneficiano delle agevolazioni fiscali previste dalle norme vigenti, né di contributi o altre provvidenze dello Stato o di enti pubblici.”

Non è quindi possibile beneficiare di alcun tipo di agevolazione se l’edificio non ha ottenuto l’attestazione di stato legittimo.

4. BONUS FACCIATE E PROSPETTO SUL SUOLO PUBBLICO

Nel caso sia un ente ecclesiastico a richiedere la pratica per il bonus facciate, al fine di restaurare il prospetto principale che si affaccia su uno spazio pubblico, possono esserci limitazioni?

No, il bonus facciate non è soggetto a limitazioni in questo senso. Chiaramente, anche in questo caso la chiesa deve trovarsi in una zona A o B del territorio comunale

Per sciogliere ogni dubbio, ricordiamo che secondo le disposizioni della legge 190 del 2019, il bonus è riconosciuto a tutti gli immobili di qualsiasi categoria catastale e con qualunque destinazione.

In particolare nella risposta a interpello 179/2020 l’Agenzia delle entrate ha ribadito che “il bonus facciate del 90% è fruibile da tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, che sostengono le spese per l’esecuzione degli interventi agevolati, a prescindere dalla tipologia di reddito di cui essi sono titolari e dalla natura pubblica o privatistica”.

5. BONUS FACCIATE E BALCONI

Nel caso non dovesse essere chiara la parte che riguarda i balconi in riferimento al bonus facciate.

La circolare 2/2020 dell’Agenzia delle Entrate specificache i balconi sono compresi tra tutti gli interventi di ripristino del decoro delle parti visibili della facciata dell’edificio. I balconi infatti sono parte della facciata, è quindi ammessa la detrazione del 90%.

Occorre però sottolineare che l’intervento deve riguardare tutti i balconi, dovendosi configurare come ripristino del decoro. In seguito a questa premessa, risulta chiara l’impossibilità di ottenere il bonus del 90% per il singolo proprietario che decida di ristrutturare il suo balcone. (I lavori devono riguardare l’intero edificio e non possono essere circoscritti alla singola proprietà privata).

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